Gianlorenzo Bernini


Nasce a Napoli da madre napoletana e padre fioren9no, la sua formazione è inizialmente quella di uno scultore e i suoi riferimen9 dal punto di vista archite<onico sono le opere fioren9ne di Vasari, Brunelleschi e Leon BaKsta Alber9; lui avrà fortuna nella Roma dei papi perché entra nella benevolenza di Paolo V (che se lavorerà principalmente so<o Urbano VIII, Innocenzo X e Alessandro VII), il quale lo chiama per la realizzazione delle sue opere; lui aveva la capacità di raccogliere le idee vincen9 dei colleghi e di rielaborarle a suo uso e consumo riuscendo poi ad avere la meglio sui suoi stessi concorren9 (nel senso che si è scoperto studiando i suoi disegni che gran parte delle sue idee erano il germe di qualche proge<o archite<onico di architeK coevi). Si tra<a comunque di un’uomo del suo tempo, ossia ossia dotato spregiudicatezza di affrontare non solo l’archite<ura ma anche il modo di vivere e di acce<are quello che la spregiudicatezza 9 porta ad avere (tanto è vero che riesce a diventare anche archite<o responsabile della chiesa di San Pietro e dei due campanili che dovevano
affiancare la facciata principale, ma si dice che venne mandato poi via perché si era appropriato dei soldi dei can9ere).
La sua prima opera conosciuta è un’opera scultoria (non a caso anche lui, come Michelangelo, si considerava prima di ogni cosa uno scultore), ovvero il baldacchino di San Pietro con le colonne tor9li furono realizzate fondendo il bronzo dei lacunari del Pantheon.



Opere analizzate:

  1. Sant'Andrea al Quirinale 

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