Il complesso degli Uffizi (1560-1573)


Gli Uffizi erano all'origine degli uffici in quanto il complesso doveva contenere al suo interno tutte le magistrature cittadine, costruito accanto al palazzo della signoria (perché nel momento in cui Cosimo sta al potere lascia il palazzo di famiglia e si trasferisce nel palazzo della signoria); per questo Cosimo chiama Vasari perché gli costruisca il suo polo direzionale che andrà ad occupare un'area cittadina già densamente stratificata, che ha quattro limiti di progettazione, ovvero il corso del fiume, la piazza della signoria, l'antica chiesa di S. Pietro e la loggia dei Lanzi dietro cui era collocata la zecca. 
Vasari interviene rispondendo anche ad una esigenza pratica, ossia il fatto che le magistrature non avevano lo stesso ruolo all'interno della città per cui avevano bisogno di spazi architettonici diversi (nel senso che magistrature più importanti dovevano avere spazi più grandi che non magistrature più piccole), perciò Vasari (un po' basandosi su quello che abbiamo visto sul palazzo dei conservatori del Campidoglio) si inventa una campata tipo, una cellula base che dal punto di vista dimensionale risponde alle esigenze della magistratura più piccola, un modulo base che poi attribuirà alle diverse magistrature a seconda delle loro necessità. 
Si sa che nella progettazione di questo edificio Cosimo dalla alcuni indirizzi importanti, soprattutto per quanto riguarda l'adozione dell'ordine architettonico, infatti l'ordine prevalente è quello dorico (che indica una certa autorevolezza), mentre nelle tre campate di testata (quelle che si affacciano sul fiume e che chiudono corridoio) l'ordine sarà composito (voluto da Cosimo).
Come si vede in planimetria gli Uffizi sono suddivisi in Uffizi lunghi (che sono preposti alle magistrature più importanti) e dall'altro lato gli Uffizi corti (dove hanno sede le magistrature minori) concludendosi in via della Lambertesca; si tratta quindi di una serie di campate che corrispondono all'interno ha degli spazi più o meno grandi occupati dalle diverse magistrature.
La campata tipo è costituita al piano terra da un portico di ordine dorico costituito da colonne trabeate (o portico rettilineo senza decorazioni), al di sopra delle quali troviamo delle finestre a bocca di lupo (di cui solo quelle laterali sono aperte), a questo livello a segnare gli assi della campata sottostante sono le mensole (tra le quali si trovano le apertura a bocca di lupo sulle quali si posiziona un cornicione); a differenza dell'applicazione dell'ordine classico vediamo che nei livelli sovrastanti le arcate non esiste più un ordine (o delle lesene che vanno continuare la sequenza corretta dell'ordine), bensì abbiamo delle mensole per quanto riguarda la zona dell'attico e abbiamo addirittura delle fasce di pietra serena al piano nobile (dove ci sono gli uffici), che inquadrano delle finestre che presentano un timpano triangolare alternato ad un timpano centinato.
Due grandi nicchioni serrano la campata tipo, dove sono collocate le statue dei maggiori uomini di cultura della città di Firenze.
Partendo dal palazzo della signoria si può notare come le campate aderiscono al tessuto edilizio precedente (proseguendo le arcate dell'antica chiesa di S. Pietro, che era stata demolita), possiamo quindi vedere che la campata degli Uffizi si costituisce di un arco impostato su una colonna dorica, affiancata da una lesena (quindi una citazione dell'architettura di Santa Maria Novella di Leon Battista Alberti, che a sua volta l’aveva ripresa dalla basilica Uppia). La zona di testata invece è risolta con una seriana caratterizzata da due colonne affiancate che reggono la terminazione rettilinea su cui si imposta il grande arco che inquadra il fiume; al di sopra troviamo un grande loggiato aperto nel quale posto alla figura di Cosimo I de Medici.

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